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Dopo aver ascoltato i Krisalide all'Auditorium P.I.M.E.,
e dopo aver letto la presentazione del loro gruppo, ho fatto con me stesso
queste considerazioni:
- Ogni musica intesa come messaggio deve tener conto anche della sua
esecuzione. Se in tale circostanza quello che si sente ? solo un insieme
assordante di strumenti al di l? dei quali non si riesce a
"estrapolare" il canto, dove va a finire il "messaggio",
che invece sembrerebbe essere importante per questi artisti. Un simile
frastuono potrebbe veicolare qualsiasi testo, cristiano o profano che sia, e
resta il fatto che nella legge della comunicazione l'intelleggibilit? del
testo (oltre che del leitmotiv musicale) ? fondamentale.
- Una testimonianza efficace viene data da chi non solo accetta
l'impostazione cristiana, ma vuole anche esprimere questo tipo di
impostazione, con l'entusiasmo scaturito dalla messa in pratica del
messaggio di Ges? nonch? dall'osservanza esterna della propria pratica
religiosa.
- San Francesco raccomandava di guardarsi dalla "tristezza" che ?
"il vento (freddo) di Satana".
Io aggiungerei che occorre guardarsi anche dall'altro vento,
"caldo" questa volta, che ? il vento dell'esaltazione.
Esaltazione creata:
a) dalla velocit?, spinta oltre i limiti (in macchina, in motorino etc.)
b) dal suono amplificato ad altissimo volume, che fa vibrare non solo
l'apparato uditivo ma anche tutto il corpo e suoi componenti (sistema
ortotonico e/o vagotonico - cuore e/o apparato intestinale-generativo)
c) dall'assunzione eccessiva di sostanze stimolanti il sistema nervoso (alchool,
droghe naturali ma soprattutto chimiche).
Satana approfitta dei momenti di esaltazione per creare
"disgrazie", fisiche e/o spirituali.
Bisogna sempre stare attenti a quello che si fa a noi e agli altri.
Lo stesso vale per la musica, in particolare un certo tipo di rock (non
alludo con questo necessariamente ai Krisalide) dove non bisogna confondere
l'esultanza con l'esaltazione (vedi per es. nel 1? libro dei Re (18, 20-40)
riguardo all'esultanza di Elia verso Jahw? contrapposta all'esaltazione dei
falsi profeti e sacerdoti di Baal).
Fra MICHAEL DANIELS e i GOSPEL in DANCE
21 gennaio 2002 ore 21,00 (Auditorium PIME):
Ho assistito ieri sera alla loro ?performance?.
Sei ragazze che eseguivano tipi di gestualit? come si vedono ormai
nell'animazione dei villaggi turistici: moduli gestuali moto semplici per
coinvolgere i presenti (che di solito dovrebbero essere molto giovani, vale
a dire adolescenti). Moduli che coi gesti vogliono esprimere il significato
spirituale del ritornello,
Ogni canto (eseguito da una voce femminile e due voci maschili) era
accompagnato da un ?ensemble? sonoro costituito da due tastiere, una
batteria, una chitarra basso e una normale, molto affiatati tra di loro e
sicuri.
La tipologia musicale era quella del ?rock? americano (nel CD omonimo
l'incisione ? pregevole).
La maggior parte dei canti, non specificatamente del ?Vangelo? ma
?spirituals? erano in lingua americana (si suppone sempre ‑ a
sproposito ‑ che i giovani, studiandolo a scuola., conoscano
l?inglese) per questo il messaggio dei contenuti spirituali (piuttosto
scontati) non era sempre percepibile.
Tra questi canti ne figuravano alcuni considerati ormai ?Gospel? quali
?Happy Day? e ?Freedom?, ma anche qui il messaggio era molto
relativo perch? una sequenza interminabile di ?Halleluia, Amen, o anche:
Dio ? buono? non fa che rafforzare le frasi cantate in precedenza, che
per? ci devono essere, e con un contenuto abbastanza nuovo e profondo
poeticamente espresso.
E' vero che se frasi come: ?Dio ? buono? sono ripetute musicalmente e
gestualmente in continuazione, veicolano una certa affermazione che pu?
?entrare?, soprattutto, negli adolescenti che sono coinvolti
acusticamente e fisicamente. Questo per? non va confuso con la catechesi e
l'approfondimento vero e proprio che dovrebbe essere evidenziato ed espresso
dalle cosiddette ?strofe?.
?Dio ? buono? (ritornello), s?, ma spiegatemi il come e il perch? di
questa bont? con le strofe! Ma dove sono le strofe?
Ecco allora che queste tipologie di performance sono molto utili per
l'animazione degli adolescenti, ma non sono sufficienti per approfondire il
terna scelto: vogliono essere un?esplicitazione di qualcosa di spirituale
che per? ? presupposta, e che quindi dovrebbe essere fatta e realizzata
con altre forme pi? riflessive e fisicamente pi? raccolte.
Ogni canto era preceduto da una presentazione che ne spiegava il significato
spirituale. Simpaticissimo fra? Michael nelle sue puntualizzazioni e nel
suo coinvolgimento gestuale di direttore‑esecutore delle movenze. Ci?
che per? bisognerebbe evitare o modificare sono quelle presentazioni tipo
predica nelle quali cadono tanti preti cantautori quando presentano le loro
canzoni. La predica va fatta col testo stesso della canzone, in modo poetico
e profondo, perch? la cosa pi? importante ? la canzone e non la predica.
Ho visitato alcuni paesi del bergamasco. In essi c'era il problema
dell'oratorio e degli adolescenti. Il Parroco‑assistente doveva
riadattare i locali del cosiddetto oratorio. Cosa ha fatto? Ha creato due
nuove strutture: una pizzeria e una discoteca.
I genitori dei ragazzi lo hanno aiutato finanziariamente oltre che
moralmente: i loro figli non sarebbero pi? dovuti andare fuori paese (con
tutti i pericoli della sera e della notte) per trovarsi insieme attorno a
una pizza, o per sfogare la loro esuberanza con i suoni e le movenze tipiche
da discoteca.
Oggi, in quei paesi, le cose funzionano egregiamente! Certo, la discoteca va
impostata e curata con una certa disciplina che, se esercitata
intelligentemente, i giovani accettano. Ogni tanto, preannunciata in tempo,
c?? la serata dello ?Spirit Dance?, dove spettacoli come quello di
Fra? Michael e i Gospel ?in Dance trovano la loro giusta e indovinata
collocazione.
Assistenti e Parroci degli adolescenti et famiglia: provate per credere!
Grazie Fra Miclael Daniels!
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